Di
shampoo e maschere erbettose.
Passare
all'eco-bio, per me, è stata praticamente una scelta obbligata. Ho
sempre avuto una pelle molto sensibile, soggetta ad arrossamenti,
scottature e micosi. Per lunghi anni ho utilizzato prodotti medici ed
onestamente non volevo doverne essere dipendente per tutta la vita.
Ho
potuto conoscere questo mondo grazie innanzitutto alla mia amica Carla, che pazientemente mi ha spiegato molte
cose e mi ha reso attenta su alcuni prodotti e ingredienti.
Inoltre,
essere consapevole di cosa è contenuto nei vari prodotti di igiene e
cosmesi quotidiana, mi ha fatto riflettere anche su quello che è
l'impatto ambientale.
Il primo
step è stato acquistare shampoo con inci accettabile, con i
quali tuttavia non ho avuto grandi risultati: i miei capelli
risultavano sì più luminosi, ma la pelle del viso si arrossava
ancora.
Dopo
alcuni mesi di utilizzo sono passata a shampoo eco-bio: la
prima grande differenza è stata che finalmente la mia pelle non si
arrossava più, i miei capelli erano molto luminosi, tuttavia dopo la
doccia erano sempre molto annodati e quindi pettinandoli si
spezzavano (non ho acquistato da subito il balsamo perchè non ne
avevo mai fatto grande utilizzo).
Contemporaneamente
all'acquisto di shampoo eco-bio, ho comprato anche alcuni cosmetici e
creme viso e corpo con un buon inci, con i quali ancora adesso mi
trovo molto bene.
Osservando
la resa degli shampoo eco-bio, che non mi soddisfaceva completamente,
ho finalmente deciso di fare due cose: acquistare un balsamo con
un buon inci e farmi delle maschere nutrienti ai capelli.
Il balsamo è stata la svolta: capelli morbidissimi, profumati e
pettinabili dopo la doccia.
(alcuni dei miei prodotti
per la routine di lavaggio: balsamo, maschera già pronta, shampoo
diluito e termos per il risciacquo acido)
E poi le
maschere nutrienti... il paradiso per me. Attualmente i momenti piu
rilassanti della settimana sono quelli dove mi cimento ad essere una
sorta di “piccola chimica” e sperimento nuove ricette e prodotti.
Le
maschere che mi applico sono principalmente di due tipi: quelle
composte da “erbette” (Shikakai, Kapoor, Brahmi, Cassia, ecc. ) e
quelle composte da prodotti alimentari di uso pressoché quotidiano
(miele, uova, yogurt, ecc. ). Se per le maschere del secondo tipo non
sussiste alcun problema, poiché tutti i prodotti sono facilmente
reperibili, problemi piû rilevanti sussistono per gli impacchi del
primo tipo. Purtroppo, infatti, nella nostra regione, è molto
difficile trovare queste cosiddette “erbette”, io personalmente
dopo una lunga ricerca ho trovato un negozio molto ben fornito a
Chiasso, la cui proprietaria è una persona molto competente e
preparata in materia.
(piccola
scorta di “erbette” per le maschere nutrienti)
Ormai è
diverso tempo che ho adottato questo stile di vita e, per
quanto mi riguarda, sono molto contenta dei risultati che ancora
adesso continuo ad ottenere.
In generale trovo di perdere molti meno
capelli rispetto a due anni fa, vedo la mia chioma piu sana e,
soprattutto, non sono piu schiava dello shampoo un giorno si e uno
no. Attualmente posso lavarmi i capelli uno, massimo due volte alla
settimana; non ho piu avuto problemi di pelle al viso; non mi prude
piu la cute; mi rilasso e, guardandomi allo specchio, rido osservando
la mia testa avvolta in una pellicola di carta trasparente.
Per il momento è tutto. Vi
rimando al prossimo post, dove parlerò di maschere fai-da-te.
Sciao
Sciao!