giovedì 24 agosto 2017

COWASH. Lavarsi i capelli senza shampoo si può.

Il Conditioner only wash (per gli amici e le amiche semplicemente “cowash”) è un metodo per lavare i capelli meno aggressivo rispetto ad un normale shampoo. È particolarmente indicato per chi ha i capelli fini e/o con forfora.
Ho deciso personalmente di provarlo non tanto perché abbia particolari problemi, ma perché ho letto che durante l'estate, con il caldo, il sudore, i bagni al mare/piscina, per evitare di stressare la chioma e la cute con uno shampoo continuo, il cowash è un'ottima alternativa.

Il principio consiste nel lavarsi i capelli con balsamo (senza siliconi!) e zucchero.
Ebbene sì, all'inizio personalmente anch'io ho storto il naso. Mi sono immaginata una testa appiccicosa e dei capelli untissimi. Soprattutto mi immaginavo la cute super sporca, unta. Come quando per sbaglio ci si mette il balsamo, dopo la shampoo, fin alle radici.
Invece no. Purché vengano seguiti determinati step.

Non pensate che non mi ponga la questione riguardo ai miei esperimenti sui capelli. Mi rendo perfettamente conto che molte pratiche potrebbe essere considerate assurde. E non vi nego che, quando mi metto le uova in testa, mi sento un po' matta. 
Ma poi ci rifletto e penso che una volta, tipo tanti ma tanti anni fa, non c'erano tutti i prodotti che ci sono adesso. Le persone si ingegnavano con quello che avevano. E dentro di me sono super convinta che pure Cleopatra si spaccava le uova in testa. Oddio, ma in Egitto avevano le galline? Beh, magari le uova non se le spaccava da sola, magari erano le sue ancelle. E poi caspita, si sa che lei faceva il bagno nel latte d'asina. Si vede che ne capiva di ecobio, la signorina. 

Ma torniamo agli step:

Step 1: Inumidirsi i capelli

Step 2: Preparare il composto:
  • 2 cucchiai (da minestra) di zucchero fino/bianco oppure zucchero di canna. A 'sto giro avevo solo lo zucchero fino bianco. E ha funzionato. 
  • 2 cucchiai (da minestra) di balsamo, senza siliconi, quindi o accettabile o ecobio

Unire i due ingredienti, mescolandoli, e applicare immediatamente. Lo zucchero non si deve sciogliere!!

(io non ho l'occhio artistico come la mia amica Tea. Le mie foto sono davvero naiv)
Step 3: Massaggiare il composto partendo dalla cute, molto delicatamente, affinché venga fatto uno scrub e non una grattuggiata di testa stile formaggio.
Lasciare quindi in posa 5 minuti.

Step 4: Risciacquare accuratamente i capelli con acqua tiepida per almeno 3 o 4 minuti. Concludere il tutto con un risciacquo acido (http://occhidimieledicastagno.blogspot.ch/2017/02/il-risciacquo-acido.html), che toglie eventuali ultimi residui di balsamo. Qui, intuitivamente, secondo me il risciacquo acido è davvero utile, se non addirittura necessario. 

Step 5: Lasciar possibilmente asciugare all'aria.

La funzione di questo tipo di lavaggio con questi determinati ingredienti è il seguente: lo zucchero, come ben si intuisce, ha lo scopo di fare un delicato scrub, sgrassando e pulendo la cute.
Il balsamo invece avendo al suo interno un più delicato tensioattivo rispetto ad un normale shampoo, lava la cute e il capello. Naturalmente il balsamo porterà anche tutti i suoi soliti benefici, ossia capelli districabili e morbidi.
È tuttavia assolutamente fondamentale che il risciacquo sia fatto accuratamente, proprio per evitare l'effetto “capelli divisi in ciocche” e “capello unto”.

Risultati immediati: capelli morbidi (effetto balsamo), soprattutto ben puliti alle radici, e sulle punte non divisi in ciocche.
Sperimentando su di me, ho notato che anche a distanza di qualche giorno i capelli risultano sempre puliti e luminosi.  

(purtroppo la qualità, come al solito, non è delle migliori. Ma vi assicuro che avevo i capelli puliti dopo il cowash)
Straconsiglio quindi questa pratica soprattutto per chi è costretto a lavarsi i capelli con una certa frequenza, tipo chi va in piscina/palestra, o chi durante l'estate va al mare tutti i giorni.

Come dico spesso, non ogni pratica è adatta ad ogni capello. Ho conosciuto persone, ad esempio, che con il risciacquo acido non si sono trovate bene. Altre come me che ora non ne farebbero più a meno.

Provare e decidere!
A presto!!

lunedì 14 agosto 2017

La casa dei sogni

Sono figlia degli anni '90.
Non mi piace troppo fare quei discorsi “quando ero bambina giocavo nel bosco. I bambini e le bambine di oggi giocano con il tablet. Che tristezza!”. E poi quei versetti tipo “mmmm”, scuotendo la testa.
Oddio, per quanto possa essere vero, che in fondo forse un po' è triste, alla fine è un processo altamente legato all'avanzare della tecnologia, della modernità. Non penso si possa bloccare. Non così facilmente. Cambia la società, cambiano le relazioni sociali, cambiano i modi con cui le persone trascorrono il proprio tempo libero, cambiano i divertimenti.
Ogni persona ha le sue idee ed in base a queste ognuno sceglie come educare i propri figli e le proprie figlie, quali stimoli dare e quali no. Sono scelte appunto. Condivisibili o meno.
Ma non sono qua per fare filosofia o una lezione di sociologia dell'educazione.

Quando ero bambina, c'è stato un periodo, dove sono andata in fissa con i progetti delle case. Naturalmente erano delle case assurde che non rispettavano nessuna legge della fisica e dell'estetica. Ma va beh.
Ricordo che avevo visto da poco La Bella e la Bestia, ed ero rimasta letteralmente incantata dalla biblioteca che aveva nel castello il coprotagonista maschile. E tra me e me, mi ero detta: La voglio anchio.
Da quel momento ho cominciato a disegnare un centinaio di progetti di “case dei sogni”. Con un denominatore comune. Una stanza grande come mezza casa solo per i libri.
Ho un rapporto particolare con i libri. Amore e odio? No dai, non esattamente. Ci sono periodi dove proprio non ho la testa di leggere. Non c'è niente da fare. Altri momenti dove non riesco a staccarmi e stancarmi. E leggo ad orari e in situazioni assurde. Tipo alle due di notte seduta sulla tazza del cesso.
Quando sono arrivata a Lucerna, qualcuno mi ha chiesto: ma hai traslocato?
Mia risposta: finché non porto i libri, non è un vero trasloco.

Tornando alla casa dei sogni. Un'altra caratteristica comune in tutti i progetti era la vasca da bagno, o meglio, una sorta di piscina in bagno. Dotata di idromassaggio, abbastanza grande per contenere almeno una squadra di calcio. Che poi io il bagno lo faccio solo d'inverno. E ogni tanto. Mica tutti i giorni. E neanche tutte le domeniche.

E poi volevo a tutti i costi una casa a due piani, con una scala a chiocciola un po' particolare. Un po' come quella che c'è in quella libreria a Porto, dove sembra JKRowling si sia ispirata per le scale di Hogwarts, di Harry Potter. Che poi adesso a Lucerna, in casa, abbiamo una specie di scala a chiocciola che è pericolosissima. E ogni volta a scendere le scale bisogna fare super attenzione se no si scivola, soprattutto quando si è un po' ubriach*.

Ora i progetti delle case non li disegno più, ma sono sicura che quando farò il vero trasloco, voglio essere sicura che nella mia futura casa ci sia abbastanza spazio per una libreria di grandi dimensioni che possa accogliere tutti i miei libri.

E voi disegnavate le vostre case dei sogni?


(Data di creazione: aprile 2016. Progetto di casa soppalcata openspace, di piccole dimensioni. Dotata di cucina con isolotto con lavabo, piccolo bagno con doccia, e spazio salotto. Al piano superiore zona notte con spazio per piccolo armadio e grande libreria, e bagno di medie dimensioni dotato di piatto doccia e vasca. I due livelli collegati da scala in legno dritta).  

venerdì 4 agosto 2017

Shampoo OK da supermercato

Nel mio ultimo post INCI. Leggere gli ingredienti dei prodotti per la cura del corpo e dei capelli vi ho spiegato come destreggiarvi meglio nella lettura degli ingredienti contenuti negli shampoo (cosa per altro applicabile a qualsiasi prodotto per il corpo e i capelli).
Naturalmente mi sono immedesimata e mi sono ricordata come ero io all'inizio quando cercavo di capirci qualcosa: leggere l'INCI era paragonabile a tentare di leggere i geroglifici. E non vi nego che ancora adesso, cellulare alla mano, spesso devo verificare su internet molti ingredienti.

Così ho pensato che potesse essere molto utile per me ma soprattutto per altre persone, avere direttamente la lista (ovviamente parziale) di tutti quegli shampoo che hanno INCI buono o quanto meno accettabile (eh sì, c'è anche questo!) e che soprattutto si possono trovare nei supermercati. 
Vi anticipo che buona parte degli shampoo a seguire, io stessa li ho provati e ne ho verificato l'INCI, dopodiché mi sono avvalsa di ulteriori fonti per controllare che effettivamente fossero buoni e per leggerne le opinioni (l'applicazione per smartphone “è verde?”, il forum “l'angolo di Lola”, il sito navicelladavorio e il Biodizionario).

Shampoo con INCI buono:

Ekos:
  • Doccia shampoo agrumi
  • Shampoo delicato capelli secchi
  • Shampoo delicato capelli grassi estratto Achillea
  • Shampoo estratto biologico Avena

I Provenzali:
  • Bio shampoo biologico riparatore Aloe
  • Bio Linea Bimbi shampoo delicato biologico
  • Karité shampoo erboristico
  • Bio shampoo biologico al Sapote
  • Semi di Lino shampoo

La Tradizione Erboristica:
  • Acqua shampoo antiforfora
  • Bio shampoo con estratto di Lino
  • Bio shampoo antiforfora

Omia Laboratoires:
  • Shampoo olio di Argan
  • Shampoo olio Macadamia
  • Shampoo Aloea vera
  • Shampoo olio di Semi di Lino

Vivi verde coop:
  • Shampoo delicato

Naturaline:
Questa è probabilmente una delle poche marche che si riesce a reperire con facilità in Svizzera. 
È un marchio che si occupa di diversi tipi di prodotti della cura del corpo e dei capelli: sapone corpo, crema giorno, latte detergente, crema mani, balsamo labbra, tonico viso, balsamo capelli, ecc, facendo sempre molta attenzione a proporre INCI verdi.
  • Lemongrass proteine del Grano shampoo capelli normali
  • Shampoo Melograno Carciofo
  • Shampoo Ylang Ylang Miele

Green natural:
  • Salvia Ortica shampoo grassi forfora
  • Doccia shampoo delicato Lino e proteine di Riso
  • Shampoo lavaggi frequenti Lino Ortica

Erbe di Janas:
Questa marca inizialmente si occupava dello smercio di erbette ayurvediche, tintorie, ecc., recentemente ha cominciato a produrre una serie di prodotti dall'INCI completamente verde, ad esempio shampoo, sapone corpo, elisir, maschere per i capelli, ecc. 
  • Shampoo uso frequente fico d'India e Rosmarino
  • Shampoo capelli grassi e forfora Mirto e Susina Rossa
  • Shampoo capelli secchi Fico e Lentischio
Weleda: 
Altra marca che si trova abbastanza facilmente in Svizzera. Personalmente non l'ho mai utilizzata ma ho avuto la possibilità di vedere l'INCI di alcuni shampoo (controverificato su app "è Verde?") e mi sono sembrati molto buoni.

  • Shampoo equilibrante al Germe di Grano
  • Shampoo ristrutturante Avena
  • Shampoo Rosmarino
Le linee citate in molti casi hanno una certificazione internazionale ecobio (ad esempio ICEA), che appunto certifica che l'INCI sia effettivamente eco e dermo compatibile.

Una buona prassi quando si acquista uno shampoo ecobio è la diluizione con acqua, poiché questi sono spesso molto concentrati e per lavare il capello ne basta davvero poco.  



Naturalmente mi rendo perfettamente conto che esistono non pochi ostacoli all'acquisto di prodotti ecobio: principalmente il prezzo e la non reperibilità nel proprio paese e/o nel proprio supermercato quotidiano. Ma per questo, diciamo, c'è una soluzione: i prodotti dall' INCI accettabile. Questi sono più facilmente trovabili e, solitamente, hanno un prezzo inferiore rispetto ai prodotti ecobio. 
Buona prassi prima di passare completamente all'ecobio, è effettuare un periodo di transizione/disintossicazione attraverso l'utilizzo di prodotti accettabili, ossia prodotti principalmente privi di parabeni e siliconi. Un passaggio diretto a un prodotto eco e dermo compatibile potrebbe seccare i capelli e farli sembrare particolarmente brutti, ciò naturalmente può indurre a tornare a prodotti siliconici.
A seguire quindi una lista di prodotti accettabili reperibili nella stragrande maggioranza dei supermercati.

Shampoo accettabili:

Garnier ultra dolce ricette di provenza
Ultra dolce garnier 5 piante
Ultra dolce garnier cacao e olio di cocco
Ultra dolce garnier mandorla dolce e fiori di loto
Ultra dolce garnier henne e aceto di mora
Ultra dolce garnier olio di avocado e burro di karité
Ultra dolce garnier camomilla e miele
Shampoo garnier fructis puliti e brillanti, fortificante attivo anticalcare
Shampoo garnier fructis puliti e brillanti, fortificante fruity passion
Shampoo garnier fructis puliti e brillanti, citrus mint fresh

I prodotti accettabili testati da me sinora appartengono tutti alla stessa linea. Lo so. Ma una persona utilizza quello che trova. 
Collage di lista parziale di shampoo con inci accettabile
La lista precedente è ovviamente parziale, facendo una ricerca ad ampio raggio è possibile trovarne molti di più. Naturalmente il medesimo principio dell'INCI vale per i balsami: se ne possono trovare in commercio accettabili o ecobio, ed è da sottolineare che non necessariamente un balsamo, di una marca che si solito produce shampoo siliconici, ha un cattivissimo inci. È sempre opportuno controllare.

Con questo per oggi è tutto, mi metterò presto all'opera per ampliare la lista di shampoo (ecobio e accettabili) e per stilare una lista di balsami ok.
A presto!