domenica 19 novembre 2017

HENNE ROSSO FREDDO E CALDO. Lezioni di chimica ed esperimenti


Ormai l'autunno è arrivato. Anzi. Forse qua a Lucerna si è passati direttamente all'inverno.
Non so perché ma in questa stagione dell'anno mi viene sempre voglia di cambiare tonalità ai miei capelli.
Il mio rapporto con l'henné (e qui intendo henné henné, quindi il rosso) è da anni travagliato.Da adolescente ero solita farmi l'henné. In particolare quello già pronto, con picramato, che trovavo a Lugano. Il risultato era un bel rosso intenso, non particolarmente fasullo. Dopo questa fase “hennifera”, sono passata alle tinte chimiche e ho sperimentato diverse tonalità di rosso, nero, viola scuro. Alla fine ho deciso di abbandonare il rosso per darmi completamente a tonalità scure, castano cioccolato, nero, e via così. Più simili al mio colore naturale. Ma nonostante avessi smesso di farmi il rosso, questo malefico tornava sempre fuori. In un modo o nell'altro.

Su alcuni socialnetwork e su Internet, seguo diversi gruppi dove trovo molto persone come me appassionate di ecobio e di henné. Tematiche purtroppo non ancora molto diffuse, ma che lentamente stanno trovando sempre più apprezzamento. In questi gruppi spesso vedo delle chiome davvero splendide (in particolare su Navicella d'avorio e Passione Henné).
Invidia. Tanta invidia. Capelli folti e dai colori e tonalità davvero incantevoli. È in questi gruppi che ha cominciato ad affascinarmi l'henné rosso freddo. Tonalità di cui ho voglia in questa stagione.



Vuoi saperne di più? Vai avanti a leggere.

Principalmente esistono due grandi tonalità di rosso:

- Rosso caldo: è la tonalità, appunto, più calda, aranciata

- Rosso freddo: è una tonalità tendente più al color ciliegia, amarena



Queste due diverse tonalità di rosso si possono ottenere in due maniere. Ma bisogna partire da qualche presupposto fondamentale: 

- Se si parte da una base scura (castano scuro, nero) molto ma molto difficilmente si riuscirà ad ottenere un rosso da irlandese. Per contro, se si parte da una base bionda, l'arancione irlandese sarà più facilmente raggiungibile. 

- Ci sono diversi tipologie di henné, che provengono da paesi diversi. Gli henné che provengono da India, Pakistan o Yemen sono maggiormente ideali per chi vuole ottenere tonalità rosso freddo. Particolarmente indicati e noti sono lo Zarqa, MDH, Jamila. Gli henné che provengono dall'Africa sono invece l'ideale per chi vuole ottenere delle tonalità calde. L'henné più famoso ed indicato per ottenere questo risultato è il Tazarine.
- L'henné (rosso) è l'unica vera erba tintoria, che si “aggrappa” al capello. Come già spiegato, se si volesse usare l'indigo per tingere i capelli di nero, sarebbe necessario fare prima una passata di henné (rosso) o farli contemporaneamente.
- L'henné si stratifica. Alias più di frequente ci si fa l'henné più la tonalità del capello tenderà a scurirsi e più i capelli si “ingrosseranno”.

Ora la faccenda si fa più interessante e più complicata. È necessario affrontare altre due questioni.

Ossidazione e Posa

Premettiamo che online esistono diverse correnti di pensiero e diversi tipi di preparazione.

In teoria l'henné caldo viene preparato con acqua calda e deve essere subito applicato, senza quindi farlo ossidare. Questo colora molto velocemente quindi sono sufficienti poche ore di posa per ottenere già una colorazione più che soddisfacente. 

Per quanto riguarda l'henné freddo, anche in tal caso, si possono trovare in Rete diversissime procedure. C'è chi lo prepara con acqua calda e lo applica subito. Chi invece lo prepara e poi lo congela. Il principio del congelamento ha lo scopo di “stressare” l'henné, poiché l'acqua aggiunta, congelandosi, aumenta di volume e rompe le molecole dell'henné permettendo così un maggiore rilascio di colore. Dopo lo scongelamento, si consigliano dei tempi di posa molto lunghi (almeno 5 ore). Tuttavia, per ottenere un intenso e molto visibile rosso freddo sono necessarie diverse applicazione. È raro ottenere il colore desiderato la prima volta. Quindi armarsi di pazienza è consigliabile.

Sostanze acide, sostanze basiche


L'aggiunta di sostanze acide o basiche è raccomandata se si vogliono accentuare le tonalità da una parte o dall'altra. Facciamo qui un piccolissimo ripasso di chimica.

Il pH è una scala di misura della basicità o dell'acidità di una sostanza. Questa scala va da 0 (zero) a 14. L'acqua (distillata) ha un pH neutro, che sulla scala si situa al livello 7.
Le sostanze che su questa scala hanno un valore inferiore al 7 sono acide (aceto, succo d'arancia).
Le sostanze che su questa scala hanno un valore superiore al 7 sono basiche (bicarbonato di sodio, ammoniaca).
In commercio si possono trovare dei cartoncini (misuratori del pH) che in base alla colorazione che assumono, indicano se una sostanza è acida o basica. Rosso se la sostanze è acida, verde se il pH è neutro, blu se la sostanza è basica. La pelle sana ha un pH di 5.5. Lezione di chimica finita, per il momento.

Se da un henné si vogliono ottenere delle tonalità ancora più calde, sarà opportuno aggiungere sostanze acide, quali ad esempio aceto, infusi e the (ad es. karkadé/ibisco).

Se invece si desidera far virare un henné ad una tonalità più fredda sarà necessario aggiungere sostanze basiche, quali ad esempio il bicarbonato di sodio (ne basta un cucchiaino ogni 100 gr. Di henné). Se siete in dubbio sul pH di una sostanze, onde evitare brutte sorprese o risultati non voluti, vi consiglio o di comprare questi cartoncini reagenti oppure controllare su internet.

Se ti interessa sapere quali procedimenti e quali quantità di henné ho utilizzato, prosegui con la lettura.

Prima hennata: 
Grazie ai consigli di Alessia, una delle poche persone che conosco che si intendono di ecobio e henné, ho scoperto la preparazione dell'henné freddo.
Ripercorriamo quindi a tappe la preparazione dell'henné freddo, con la procedura del congelamento:

- Preparare la giusta quantità di henné per i propri capelli. Solitamente una media lunghezza richiede circa 100 gr di henné. Naturalmente la quantità di henné sarà leggermente inferiore se si vogliono aggiungere in seguito altre erbette, sempre mantenendo il totale di 100gr.

- Alla polvere di henné aggiungere quindi il bicarbonato. Se la quantità di henné è di 100gr, un cucchiaino di bicarbonato è la quantità consigliata. Se l'henné è meno, aggiungere ovviamente meno di un cucchiaino di bicarbonato.

- All''henné aggiungere l'acqua calda. Lasciarla un poco raffreddare prima di deporla in congelatore per almeno 24 ore.
- Il giorno seguente scongelare a bagnomaria il composto.

henné congelato in fase di scongelamento, a bagnomaria


- Preparare il giorno dopo, parallelamente allo scongelamento dell'henné, le eventuali altre erbette da aggiungere al composto. Nel mio caso, ho aggiunto Katam e Indigo al fine di smorzare il tono rosso. A queste erbette aggiungere un poco di bicarbonato, mantenendo sempre il rapporto sopraindicato. Aggiungere quindi l'acqua calda.
Attenzione a NON aggiungere nessun tipo di sostanza acida. Quindi niente aceto, niente infusi.


- Unire quindi i due composti, rispettivamente henné (con bicarbonato) e altre erbette (con bicarbonato). Mescolare bene, quindi applicare e lasciare in posa il più a lungo possibile, non dimenticandovi naturalmente di coprirvi la testa con la pellicola trasparente e un panno.

Le quantità di erbette da me utilizzate, per la mia lunghezza e quantità di capelli sono le seguenti:
- 70 gr. Di henné rouge du Yemen + circa 2/3 di un cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 20 gr. Di Katam + 10 gr. Di Indigo + circa 1/3 di un cucchiaino di bicarbonato di sodio

Ai due composti uniti in seguito, ho aggiunto un cucchiaio di miele.

Tempo di posa: 6 ore.

Risultati dopo la prima applicazione: i capelli risultano più spessi, tuttavia il colore non è ancora delle tonalità sperata. Sulle punte è maggiormente visibile la tonalità fredda.

Con luce artificiale, dopo 14 giorni (2 lavaggi e un taglio), il rosso freddo non è mio avviso particolarmente visibile. Ripongo le mie speranze nella prossima applicazione.
prima hennata, luce artificiale, dopo 14 giorni

Seconda Hennata: 

A un mese di distanza, eseguo la seconda hennata. Questa volta variando il metodo:
- Si prepara il GAM (gel alla maizena). Trovata la preparazione a questo link → http://occhidimieledicastagno.blogspot.ch/2017/10/gam-gel-alla-maizena-mai-piu-capelli.html Rispetto alle quantità, per 100 gr. Di erbette complessive, ho utilizzato circa 5 dl di acqua e 5 cucchiai di maizena.
Ebbene si. Il GAM può essere utilizzato in sostituzione all'acqua. Uno degli effetti collaterali dell'henné è, appunto, seccare un pochino il capello. Per evitare ciò, il gel alla maizena è un ottimo alleato.
- Intanto si unisce l'henné ad eventuali altre erbette. Senza dimenticarsi che se si vuole far virare la tonalità ad un rosso freddo è necessaria l'aggiunta, ad esempio, di bicarbonato.

- Quando il GAM è pronto si può aggiungere alle erbette. Infine si può aggiungere anche del miele, anch'esso idratante.

- Quindi applicare l'impacco e lasciarlo in posa più tempo possibile.

Le quantità di erbette da me utilizzate per questa secondo hennata sono le seguenti: 


- 80 gr. Di henné rouge du Yemen
- 20 gr. Di Katam
- 1 c. di bicarbonato
- 1c. di miele
- GAM (5 dl di acqua e 5 cucchiai di maizena)

Tempo di posa: 5 ore e mezza

Risultati ottenuti: capelli morbidissimi e luminosissimi. Rosso freddo a mio avviso decisamente più visibile. Naturalmente molto dipende dalla luce e dal fatto che questa è la seconda hennata, quindi il colore si sta stratificando. È la prima volta che uso il GAM per preparare l'henné e devo dire che sono soddisfatissima: mai avuto capelli così luminosi dopo l'henné. 

seconda hennata, luce artificiale

Terza hennata: 

A circa un altro mese di distanza eseguo la terza hennata sempre a base di henné du Yemen. 
Anche questa volta, come per la precedente, utilizzo il GAM in sostituzione alla semplice acqua calda.
Visto che l'ultima volta mi era avanzato un po' di henné (probabilmente 100 gr per me sono troppi, essendo che Emi mi ha tagliato un po' i capelli), decido di prepararne di meno, mantenendo comunque il rapporto dell'ultima volta. Quindi:

- 64 gr. Di Henné rouge du Yemen
- 16 gr. Di Katam
- meno di 1 c. di bicarbonato
- 1 c. di miele
- GAM (preparati 5dl acqua e 5 C. di maizena, ma avanzata)

Tempo di posa: circa 6 ore

Risultati: capelli molto morbidi e luminosi. L'henné, stratificandosi, comincia leggermente a scurirsi, tuttavia il processo sarà lungo. Devo comunque dire che ogni volta sono più soddisfatta.  
terza hennata, giornata nuvolosa

terza hennata, luce diretta

terza hennata, luce indiretta



La stratificazione continuerà, suppongo, nei prossimi mesi. A meno che naturalmente non mi stufi di questo colore. E allora tornerò all'indigo e a colori cupi e scuri :P

Spero questo lungo post sia stato interessante e magari di ispirazione.


Buona domenica!




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