Visto che ieri
abbiamo avanzato molto risotto, ho deciso di andare a far la spesa
per comprare gli ingredienti mancanti per fare delle splendide
polpettine al forno.
L'ultima volta che
ho provato a fare questo esperimento ero a Bologna. Ero partita
carichissima. Ed è finita con me che bestemmiavo in geroglifico
perché le polpettine non rimanevano compatte. E le mie coinquiline
allibite dalla mia reazione.
Vado quindi al
supermercato, prendo ciò che mi serve e mi reco alla cassa.
Non è la prima volta che faccio la
spesa in svizzera tedesca e, ormai, ho imparato che i/le cassier*
alla fine di tutto ti chiedono se hai la cartaraccoglipunti e se vuoi
lo scontrino. E te lo chiedono mega velocemente, che sembra quasi un
rutto.
Quindi, abituata
da questo rito, mi preparo a dire Nein.
Ultimamente, in
una particolare catena di supermercati, alla fine della spesa ti
regalano dei gadget.
Insomma la
cassiera, alla fine di questa spesa, dopo avermi borbottato se volevo
lo scontrino, mi borbotta qualcos altro. Che in tutta onestà non ho
capito perché mi sembrava l'ennesimo rutto. Al che penso “Mi starà
domandando se voglio i gadget”. Così rispondo Nein
Nein. Lei borbotta qualcos altro. E io ancora Nein Nein.
Un po' gnucca la
tipa.
Lei sgrana gli
occhi. Mi ripete la cosa. Capisco “Kind”. Mi indica il bambino
dietro di me. E in un nanosecondo capisco che mi stava chiedendo se i
gadget li poteva dare al bambino dietro di me visto che io non li
volevo.
Faccio un
sorrisone e in un hochdeutsch molto sciallo e amichevole, le dico che
pensavo intendesse i miei bambini (che non ho) e che naturalmente
poteva dare i gadget al bambino.
La cassiera ha
riso sollevata. E con lei, la fila di persone alla cassa dietro me e
il bambino.
Che forse, per
pochi secondi, hanno pensato che odiassi i bambini. Ho seriamente rischiato il linciaggio con carote e patate.