venerdì 9 marzo 2018

Tanti auguri Occhidimieledicastagno

Pochissimo tempo fa questo blog ha compiuto il suo primo anno di vita.

Ho creato questo mio spazio virtuale, innanzitutto, per me stessa. Avevo bisogno un luogo tutto mio dove accumulare tutte le cose imparate negli anni. Un luogo dove facilmente posso andare a ripescare le informazioni. Un luogo però da condividere con altre persone.

Purtroppo sono cosciente che la tematica dell'ecobio per la cura del corpo e dei capelli “non tira” molto per il momento. È ancora un tema poco seguito, poco in voga, ma che piano piano sta trovando il suo spazio nel mondo.

L'ecobio è una scelta. Questo concetto l'ho ripetuto fino alla nausea in praticamente ogni mio post. E come ogni ideale da perseguire nella vita, è naturalmente difficilissimo essere coerenti al 100%.

Personalmente ho scelto una routine ecobio per la cura dei capelli, del corpo e per il make up. Ma per tante altre cose nella mia vita, non sono assolutamente ecobio. Bisogna ammetterlo. Quindi, se qualcuno se lo fosse chiesto sino ad ora, la risposta è No. Non sono una paladina del Bio e dell'ecobio. Non compro la pasta Bio e tutte le verdure Bio. Brucerò all'inferno.

A questo punto non voglio aprire il vaso di Pandora rispetto alle mie riserve sul Bio, quindi proseguo. (oddio, ho detto Bio tipo 8 volte in 10 frasi XD, che nausea )

Qualcuno ogni tanto mi chiede “Ma ne vale la pena di farsi i papponi da spalmarsi in testa tutti i mesi? Dove trovi il tempo? Vedrai che quando avrai una famiglia non riuscirai più. Ma non ti senti un po' matta a sbatterti la maionese in testa?”.

“Si, ne vale la pena. “ questa è la mia risposta.

Prima di passare all'ecobio avevo dei capelli di merda: me li lavavo un giorno si e uno no e comunque apparivano sempre sporchi, avevo doppie punte (a volte pure triple o quadruple), ogni volta che lavavo i capelli mi si arrossava il viso e mi prudeva la cute, avevo punte vuote, la mia chioma era secca e spenta, ogni volta che facevo una tinta chimica perdevo vagonate di capelli. Infine, il mio colore l'avevo soprannominato Color Ciabatta. E questo la dice lunga.
Quando una cosa ti piace e ti fa stare bene, il tempo lo trovi.
Un po' come alle persone a cui piace andare dal parrucchiere, o a fare shopping, o leggere. Se ti piace, il tempo lo trovi. Appunto. In qualsiasi modo.


In questi anni di ecobio non mi è spuntata una chioma di capelli stile Ariel.
Quando si intraprende questo viaggio bisogna mettere in conto che la genetica ha un ruolo importante. E, non da meno, bisogna avere pazienza. Tanta pazienza.

Ma quando i risultati, piano piano, cominciano a vedersi allora si capisce che non si vuole tornare indietro. Ma chi me lo fa fare di tornare a prima. Faccia arrossata, ciocche di capelli sul cuscino e lavaggio di capelli continuo. Zero.

Ogni tanto le doppie punte mi vengono ancora. E naturalmente i miei capelli si sporcano come a tutti i comuni mortali, soprattutto quando Emilio mi accarezza la testa e mi districa i capelli per ore e ore. È così rilassante...

Quindi oggi, per festeggiare il primo compleanno del blog, condivido con voi un sintetico collage dell'evoluzione dei miei capelli. Da che situazione ero partita, l'abbandono della piastra, abbandono della tinta chimica, il passaggio a prodotti accettabili ed infine il passaggio all'ecobio e l'uso di erbette per la cura dei capelli.

Collage fatto in casa. Evoluzione chioma dal 2013 ad oggi. 

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